Ufficializzato oggi il bando che prevede 200 riconoscimenti in denaro tra i 300 e i 1800 euro.
Vedelago - Vicenza, 17 Dicembre 2020
Un investimento di 100 mila euro a sostegno di istruzione, formazione e cultura. Ma anche un messaggio per la ripartenza, in un momento in cui questi ambiti risultano tra i più provati dalle conseguenze della pandemia.
Banca delle Terre Venete, Credito Cooperativo del Gruppo Iccrea, lancia oggi il proprio bando per l’assegnazione di 200 tra borse di studio e premi scolastici al merito da riconoscere a soci o figli di soci che nell’anno scolastico e accademico 2019/2020 si siano particolarmente distinti nei rispettivi percorsi di studio.
L’iniziativa, i cui dettagli di partecipazione sono disponibili nel sito (www.bancaterrevenete.it) e nelle filiali dell’istituto, mira a sostenere e incentivare i giovani studenti di scuola secondaria di primo e secondo grado oltre a studenti universitari e laureati tramite complessive 90 borse di studio e 110 premi in denaro.
Il Consiglio di Amministrazione di Banca delle Terre Venete, nello specifico, ha previsto borse di studio da 300 350 euro e premi di cifre crescenti comprese tra i 350 euro e i 1800 euro.
L’assegnazione avverrà esclusivamente in base al voto o alla media aritmetica dei voti conseguiti dai partecipanti, chiamati a presentare domanda entro il 28 febbraio 2021.
«Con questa proposta vogliamo sostenere ma ancor di più gratificare l’impegno e gli sforzi dei giovani nello studio, a maggior ragione ora, nel pieno di un anno scolastico così profondamente segnato da difficoltà e incertezze a causa della pandemia da Coronavirus» sottolinea Gianfranco Sasso, Presidente di Banca delle Terre Venete, «si tratta allo stesso tempo di uno stimolo al miglioramento della persona e di conseguenza della collettività, oggi più che mai chiamata a rinnovarsi, dimostrandosi attenta e sensibile a cambiamenti e nuove opportunità».
«Scuola, formazione, cultura, giovani: sono fronti che un Credito Cooperativo come il nostro ha nel proprio agaglio di valori da sempre, non se ne è mai dimenticato» aggiunge il Vice Presidente Vicario dell’istituto Pietro ignata, «continuare a sostenerli con convinzione e forza, sul territorio, conferma quella vocazione al mutualismo che in questo tempo si fa carico anche di un messaggio preciso: la ripartenza, oltre che conomica, dovrà essere culturale. E non potrà prescindere dalle nuove generazioni».